Allarme antincendio: come funziona e da cosa è composto?

Un allarme antincendio è un sistema di sicurezza fondamentale per proteggere la propria casa e famiglia. Vediamo come funziona un allarme antincendio e quali sono le norme di sicurezza da seguire in caso di incendio.

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Allarme antincendio

Corto circuiti, scatti di corrente, piccoli incidenti ai fornelli o vecchie bombole del gas potrebbero innescare incendi potenzialmente molto pericolosi. Per questo, è importante dotarsi di un allarme antincendio.

I dispositivi antincendio e i sistemi di allertamento incendio rilevano e segnalano un incendio sul nascere. Consentono così la messa in sicurezza di beni e persone e l’evacuazione dell’edificio.

In questo articolo, capiamo come funziona un allarme antincendio e scopriamo tutto quello che c’è da sapere su un impianto antincendio.

  1. Cos’è un allarme antincendio
  2. Come funziona un allarme antincendio
  3. Quali sono gli elementi di protezione di un impianto antincendio e come funzionano
  4. Elementi di sicurezza antincendio: l’impianto Verisure per case e negozi
  5. Dove posizionare il rilevatore di fumo
  6. Quando scatta l’allarme antincendio?
  7. Cosa fare se suona l’allarme antincendio
  8. Sicurezza antincendio: quando è obbligatorio l’impianto di rilevazione dei fumi

COS’È UN ALLARME ANTINCENDIO

L’allarme antincendio è un impianto che serve a rilevare e segnalare la presenza di un principio di incendio. Lo scopo è consentire alle persone di mettere in sicurezza se stessi e i propri beni.

Un impianto antincendio emette rapidamente una segnalazione ben riconoscibile. La sirena o il suono dell’allarme antincendio permettono alle persone di agire tempestivamente e evacuare l’edificio.

In commercio esistono molte tipologie di sistemi di allarme antincendio. Le più consigliate sono quelle che comunicano con una Centrale Operativa di gestione delle emergenze o con i Vigili del Fuoco.

COME FUNZIONA UN ALLARME ANTINCENDIO

Un sistema di allarme antincendio agisce mediante un rilevatore di fumo che monitora la concentrazione di fumo nell’aria. Se questa supera i livelli stabiliti, viene attivato un meccanismo sonoro, noto anche come diffusore acustico.

Questo segnale sonoro serve a avvertire sia gli individui nell’area immediatamente a rischio di incendio sia coloro nelle zone circostanti che potrebbero essere in pericolo. Un allarme antincendio è costituito dai seguenti componenti:

  • Sensori antincendio;
  • Sirena antincendio;
  • Pulsante allarme antincendio;
  • Estintore;
  • Cartello allarme antincendio;
  • Centrale Operativa connessa al sistema d’allarme antincendio.

Quando una persona preme il pulsante dell’allarme antincendio, viene attivato un segnale acustico e visivo per avvisare le persone presenti nella struttura dell’emergenza.

Il segnale viene quindi trasmesso al sistema di sicurezza, che può essere collegato a una centrale operativa o direttamente ai servizi di emergenza.

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COME E’ COMPOSTO UN IMPIANTO ANTINCENDIO?

Gli impianti antincendio si compongono di elementi e servizi a seconda di dove sono installati e l’immobile da proteggere.

I primi due dispositivi fondamentali di un allarme antincendio sono i sensori antincendio[1] , come il rilevatore di fumo o di monossido di carbonio, e la sirena antincendio.

Gli impianti di rilevazione incendi di grandi edifici aperti al pubblico sono dotati poi di pulsante d’allarme antincendio o trigger. Si tratta di un innesco di allarme manuale per attivare il segnale sonoro d’incendio in caso di pericolo. Esistono diverse tipologie di pulsante allarme antincendio: i più comuni sono i pulsanti a tirante, i pulsanti a pressione e i pulsanti a chiave.

I pulsanti a tirante richiedono che una persona tiri un’apposita leva, mentre i pulsanti a pressione richiedono una pressione diretta per essere attivati. I pulsanti a chiave sono dotati di serrature che possono essere aperte solo con una chiave specifica.

L’estintore è un componente obbligatorio in aziende e edifici pubblici e consigliato negli impianti antincendio domestici.

Il cartello allarme antincendio informa della presenza dell’impianto di sicurezza.

Infine, a completare il sistema sono il segnale di evacuazione e una Centrale Operativa o una caserma di pompieri / Vigili del Fuoco che risponde in caso di allarme incendio.

QUALI SONO I TIPI DI RILEVATORI DI FUMO ANTINCENDIO?

Possiamo dividere i rilevatori di fumo in due grandi famiglie:

  • Dispositivi a ionizzazione: L’allarme viene innescato quando si verifica una diminuzione del flusso di corrente tra le due piastre metalliche presenti all’interno del rilevatore di fumo.
  • Dispositivi foto-ottici: L’allarme si attiva quando viene interrotto il raggio di luce interno dei sensori antifumo. Questi possono essere integrati anche con dei piccoli termistori che permettono di captare la variazione della temperatura.

KIT ALLARME ANTINCENDIO, L’IMPIANTO VERISURE PER CASE E NEGOZI

Un esempio di avanzato kit allarme antincendio per case o attività commerciali è quello di Verisure.

L’impianto Verisure è costituito da un rilevatore di fumo, un pulsante SOS, una sirena, una serie di dispositivi di sicurezza e dal Pannello di Controllo. Inoltre, è collegato H24 alla Centrale Operativa Verisure Italia. Vediamo come funziona.

Il rilevatore di fumo Verisure è 100% wireless e funziona indipendentemente dal Pannello di Controllo e dal sistema di antifurto. Dunque, rileva un principio di incendio anche se l’ allarme è disattivato. Appena avverte il fumo, il sensore antincendio attiva la sirena che emette un potente suono accompagnato da un segnale visivo rosso. Contemporaneamente, l’impianto allerta la Centrale Operativa Verisure. Il Pulsante SOS Verisure, se attivato, genera uno scatto di allarme prioritario e silenzioso.

La Centrale Operativa è attiva H24 e risponde in meno di 60 secondi. Verifica immediatamente la situazione grazie ai sensori con fotocamera dell’impianto di sicurezza e allerta i Vigili del Fuoco. In caso di incendio la tempestività di intervento dei soccorsi adeguati per impedire alle fiamme di diventare troppo pericolose è fondamentale. La presenza di una Centrale Operativa garantisce il rapido intervento anche quando siamo lontani da casa e ci è impossibile sapere quanto sta accadendo e intervenire.

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NORME INSTALLAZIONE IMPIANTO ANTINCENDIO: DOVE POSIZIONARE I RILEVATORI DI FUMO?

L’installazione dei rilevatori di fumo deve essere svolta in modo attento e preciso perché da questa dipende gran parte del loro funzionamento.

I sensori antincendio devono essere installati in alto, sul soffitto, dove tendono a salire i fumi dell’incendio. Tuttavia, è fondamentale posizionarli lontano da cappe, camini e zone con fonti di calore e installarli anche nelle stanze da letto perché si potrebbe correre il rischio di non sentire il fumo mentre si dorme.

L’installazione di un impianto d’allarme antincendio richiede di rispettare le normative di legge. Per la propria sicurezza, è fondamentale affidarsi a Installatori Professionisti che analizzano i fattori di rischio della casa, posizionano i rilevatori in modo corretto e li tarano adeguatamente.

Con Verisure, l’installazione dell’impianto di sicurezza è inclusa senza costi aggiuntivi. Viene svolta secondo normativa europea da Esperti di Sicurezza Certificati. Questi effettuano un sopralluogo della tua abitazione o attività per progettare l’impianto su misura per te e definire quanti rilevatori di fumo sono necessari e dove collocarli. Anche la  manutenzione e la garanzia sui rilevatori di fumo Verisure sono incluse senza alcun costo aggiuntivo.

 COSA FARE QUANDO SUONA L’ALLARME ANTINCENDIO?

L’allarme antincendio scatta quando viene rilevata la presenza di fumi tossici per l’uomo, oltre i limiti di tolleranza.

Tutti dovremmo sapere, almeno in modo generale, cosa fare se suona l’allarme antincendio e le procedure di sicurezza in caso di incendio. Per questo, uffici e scuole organizzano esercitazioni, formano sui protocolli e punti di raccolta e definiscono le figure guida per mettersi in salvo se scoppia un incendio.

Ecco i comportamenti da adottare in caso di incendio:

  • mantenere la calma;
  • premere il pulsante di allarme incendio per attivare il segnale sonoro e allertare le persone presenti;
  • contattare immediatamente i soccorsi;
  • staccare e togliere tensione ai dispositivi elettronici
  • non mettere a rischio la propria incolumità ed intervenire solo se si ha una via di fuga e solo con l’attrezzatura antincendio a disposizione come estintore o coperte antifiamma;
  • non versare acqua sulle apparecchiature elettriche;
  • proteggere bocca e naso con un fazzoletto bagnato;
  • in presenza di fumo, camminare chinati cercando di respirare il meno possibile;
  • non utilizzare l’ascensore;
  • abbandonare l’edificio e raggiungere i punti di raccolta.

SICUREZZA ANTINCENDIO: QUANDO È OBBLIGATORIO L’IMPIANTO DI RILEVAZIONE DEI FUMI

Per le strutture pubbliche, la progettazione antincendio è un requisito fondamentale: ospedali, attività commerciali, scuole, locali aperti al pubblico e luoghi di lavoro hanno l’obbligo per legge di essere dotati di dispositivi di sicurezza antincendio.

A regolamentare la normativa sul Piano di Emergenza è il DM 10 marzo 1998 che si applica a seconda della categoria di rischio dell’attività.

Le attività commerciali si dividono in 3 categorie di rischio d’incendio: basso, medio e alto. Le attività ad alto rischio di incendio sono:

  • gli alberghi con oltre 200 stanze;
  • scuole con oltre 1000 persone;
  • centrali termoelettriche, fabbriche o depositi di esplosivi;
  • impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
  • uffici con oltre 1000 dipendenti.

Tra le attività a medio rischio d’incendio troviamo:

  • Grandi magazzini e supermercati
  • Ristoranti e bar di grandi dimensioni
  • Teatri e cinema
  • Hotel e alberghi con meno di 200 stanze
  • Palestre e centri sportivi
  • Musei e gallerie d’arte
  • Ospedali e cliniche con reparti di degenza

Infine, le attività a basso rischio di incendio sono:

  • Parrucchieri e saloni di bellezza
  • Uffici
  • Negozi di piccole dimensioni
  • Ristoranti e bar di piccole dimensioni
  • Biblioteche e archivi
  • Scuole e asili nido
  • Ambulatori medici e strutture sanitarie senza reparti di degenza o materiali altamente infiammabili

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