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Tutti ci siamo chiesti almeno una volta come facciano i ladri ad entrare in casa.
Nel video Professione Ladro andato in onda in una puntata de Le Iene, Matteo Viviani intervista un ragazzo romeno di 32 anni che ha iniziato a rubare a 17 anni per mancanza di denaro.
La vita da ladro è iniziata con il furto di una bicicletta. Poi è stata la volta delle autovetture. Infine dei furti in appartamento.
Rubare insomma è diventato ben presto il suo lavoro: nel nostro Paese ha messo a segno più di 300 furti e i guadagni sono stati considerevoli. Quindi “perché” – spiega l’ex ladro – lavorare 8-10 ore quando si può rubare in un’ora?”.
Uno degli aspetti più interessanti del su come il ladri riescano a rubare in casa, riguarda la scelta dell’abitazione. Non si sceglie mai un’abitazione a caso. Ogni furto in appartamento è preceduto da un attento studio della vittima.
Il ragazzo racconta che per scegliere l’abitazione da derubare viene sempre studiata la vittima. Il suo tenore di vita si capisce subito dal suo aspetto. Se porta vestiti firmati e gioielli vuol dire che ci sono maggiori possibilità di ottenere un buon bottino entrando nella sua abitazione.
La vittima viene in seguito pedinata: il ladro può così vedere dove abita, studiare la zona, il quartiere, le vie di fuga. Si agisce poi di giorno, per non richiamare l’attenzione coi rumori che di notte non passerebbero inosservati. La prima stanza visitata? La camera da letto.
L’armadio, in particolar modo, è il primo posto in cui si fruga e si trova sempre qualcosa: dai gioielli nascosti ai contanti.
L’unica nota positiva? Il ragazzo intervistato ha confessato di non aver mai aggredito un proprietario di casa. Il motivo è semplice: non si corre il pericolo di essere riconosciuti, pertanto l’aggravarsi della pena è scongiurato.
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