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Sommario
CAUSE E ORIGINI DELLE BABY GANG
Per spiegare e comprendere il fenomeno delle baby gang entrano in campo diverse teorie.
Secondo alcune teorie, le azioni criminose delle baby gang si ricollegano al contesto familiare e affettivo in cui sono cresciuti i minori.
Altre teorie “razionaliste” sostengono la tesi secondo cui l’adesione alle baby gang è volontaria e spontanea, quindi non strettamente collegata al contesto familiare di bambini e ragazzi coinvolti. Secondo questa prospettiva, i giovani, influenzati da determinati contesti valoriali, scelgono la strada delle baby gang per ottenere un guadagno in termini economici o di autostima.
Vi sono poi le teorie che fanno leva sul concetto di aggressione-frustrazione. In questo senso, il fenomeno delle baby gang avrebbe origine nella psiche di soggetti frustrati. E quando la fonte di una frustrazione non può essere controllata, l’aggressività si rivolge verso un obiettivo debole.
BABY GANG: COSA SONO ESATTAMENTE
Abbiamo visto quali sono le possibili origini del fenomeno delle baby gang. Ma che forma prende questo fenomeno? In altri termini, cosa si intende per baby gang?
Con il termine baby gang si fa riferimento al fenomeno di microcriminalità che vede protagonisti bambini e ragazzi dell’età compresa fra i 7 e i 14 anni. Il fenomeno si sviluppa in contesti urbani. Ha come epicentro le periferie ma spesso interessa anche i centri cittadini.
I minori si riuniscono in gruppi più o meno organizzati, con il preciso scopo di commettere reati. Tra questi figurano frequentemente atti di vandalismo, bullismo, soprusi, aggressioni, furti, rapine e spaccio di stupefacenti.
Spesso si parte dal furto di smartphone e accessori griffati, per poi degenerare in reati sempre più gravi.
Quando il proprio quartiere è interessato dal fenomeno delle baby gang, si teme per la propria sicurezza domestica. Per questo, difendersi con telecamere di videosorveglianza e con un antifurto monitorato è fondamentale.
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LE VITTIME DELLE BABY GANG
Purtroppo spesso sono i più deboli ad essere i bersagli di pestaggi, furti e bullismo, che spesso hanno come teatro il contesto scolastico. Si può trattare di volta in volta del compagno di scuola, da cui quotidianamente farsi consegnare piccole quantità di denaro facendo leva sulla sua paura e sudditanza psicologica.
Oppure il malcapitato può essere un semplice passante, colpevole magari di uno sguardo di troppo e capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato per puro caso.
Non è raro che le baby gang prendano di mira case e appartamenti per compiere piccoli furti e danneggiamenti. Si introducono per rubare qualche contante e piccoli oggetti o anche solo per divertirsi con ciò che trovano. Lo scopo non è tanto il valore del bottino ma la dimostrazione chiara e precisa di quanto si è forti e coraggiosi di fronte agli amici.
Anche le attività commerciali spesso vengono prese di mira. Dai piccoli scippi di merce che può essere nascosta a reati più gravi.
COME AGISCONO LE BABY GANG
Le baby gang agiscono in branco, facendosi forza l’un l’altro e coprendosi le spalle a vicenda. Ogni azione, dunque, così come la sua modalità di esecuzione, prevede che ci sia a monte una visione di gruppo.
Un’alta percentuale di episodi, specie quelli di scippo o di aggressione gratuita, seguono un rituale ben preciso: i ragazzi si avvicinano alla vittima e, forti del loro agire in branco, si servono di futili motivi per attaccare briga.
Alla base delle liti con il malcapitato vi sono sempre quindi futili motivi. Si agisce per gioco, noia o per dimostrare la propria forza. In altri casi, le azioni servono per accaparrarsi gli oggetti di consumo più alla moda, come gli ultimi modelli di smartphone, orologi o motorini.
COME DIFENDERSI
Abbiamo visto che la microcriminalità giovanile può minacciare la nostra sicurezza sia a casa sia in contesti pubblici come la scuola o la strada. Vediamo quali misure adottare in entrambi i casi.
Citavamo prima la videosorveglianza e non è un caso. Infatti, devi sapere che le telecamere di videosorveglianza da esterno, se opportunamente segnalate, sono un potente dissuasore per i ladri.
Inoltre, i migliori antifurti sono dotati anche di sensori perimetrali – per proteggere gli ingressi – e sensori per porte e finestre, per rilevare ogni tentativi di scasso.
Con un allarme smart e wireless puoi prevenire le intrusioni dei giovani ladri e gestire l’antifurto da remoto in ogni suo aspetto. Grazie ad un’app scaricabile su smartphone o tablet, potrai attivare e disattivare l’antifurto dal tuo telefono ovunque tu sia, ricevere notifiche, visionare le immagini della videosorveglianza e molto altro ancora.
Non solo, alcune app come l’app My Verisure Italia sono dotate anche di un pulsante SOS collegato ad una Centrale Operativa attiva H24. In questo modo è possibile richiedere aiuto immediatamente in caso di aggressione, anche fuori dalle mura domestiche.
A proposito di Centrale Operativa, è importante sapere che gli antifurti più sicuri sono quelli monitorati. Solo in questo modo infatti è possibile garantire un intervento tempestivo in ogni caso di pericolo.
Nel caso di Verisure, quando scatta l’allarme, le immagini delle fotocamere e telecamere sono inviate alla Centrale Operativa Verisure. Qui, le Guardie Giurate scartano i falsi allarmi, avvisano le Forze dell’Ordine e inviano sul posto le Guardie Giurate Territoriali.
Se necessario la Centrale Operativa attiva ZeroVision, il fumogeno che mette in fuga i ladri con un fumo denso che azzera la visibilità nel locale e blocca il furto in 45 secondi.
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