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L’emergenza Coronavirus ha profondamente ridefinito le norme di sicurezza sul posto di lavoro. Come ben sappiamo, tra le disposizioni anti-contagio, il distanziamento sociale è la prima misura di prevenzione.
Tuttavia, mentre negli uffici è più facile assicurare il distanziamento sociale grazie alla possibilità di lavoro da remoto, nelle attività commerciali, come negozi e ristoranti, questo non è sempre possibile.
Come si è garantita quindi la sicurezza sul lavoro in negozi di abbigliamento, centri commerciali e altre attività al dettaglio in questi mesi? Come continuare a farlo anche una volta passata la fase più critica della pandemia? Ci sono dei nuovi rischi da tenere in conto?
Partiamo dalle regole a cui i negozi si sono dovuti adeguare. Vediamo quali sono state le disposizioni per la sicurezza dell’ambiente di lavoro in seguito all’emergenza sanitaria.
Sommario
SICUREZZA NEGOZIO ABBIGLIAMENTO E ALTRI: LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA DEI NEGOZI POST-COVID
In questi mesi, le disposizioni anti-contagio dell’ultimo DPCM per la sicurezza dei negozi hanno previsto diverse misure volte a ridurre al minimo la possibilità di contagio::
- Obbligo d’uso di mascherine per il personale e per i clienti;
- Igienizzazione delle mani per i clienti quando entrano in negozio, prima di toccare la merce, e per i negozianti prima e dopo aver servito ciascun cliente;
- Sanificazione giornaliera del negozio e puntuale della merce toccata dai clienti;
- Garanzia della distanza sociale di almeno 1 metro;
- Misurazione della temperatura corporea e divieto d’accesso in caso di superamento di 37,5° per supermercati e centri commerciali;
- Ricambio d’aria degli ambienti interni ed esclusione del ricircolo d’aria interna dei condizionatori;
- Protezione della cassa con barriere fisiche, come pannelli in plexiglass;
- Obbligo di Green Pass base.
Per i negozi più piccoli, la disposizione più difficile da applicare è stata il mantenimento della distanza sociale di 1 metro.
RISCHI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO NEI NEGOZI
Per poter garantire il rispetto delle norme anti-covid che abbiamo appena visto, i titolari di negozi si sono dati un gran da fare. Hanno dovuto rivedere i processi; cambiare le mansioni dei propri dipendenti; riorganizzare gli spazi e spesso sostenere anche costi per l’acquisto di barriere in plexiglass, dispositivi di sicurezza e igienizzanti.
Tuttavia, per i negozi, la sicurezza sul posto del lavoro è tutt’altro che migliorata. Il contenimento dei contagi ha assunto (giustamente) il ruolo di priorità per molti mesi. Così i titolari di negozi e i loro dipendenti sono rimasti più vulnerabili sotto altri fronti. Ad esempio:
- I negozianti e il personale hanno dovuto far fronte ad un aumento del rischio dello stress psicofisico;
- La riorganizzazione degli spazi del negozio potrebbe aver creato i cosiddetti “angoli bui”, ovvero zone del negozio poco visibili e quindi poco controllabili dal personale;
- Il rischio di taccheggio è stato favorito anche dalle crescenti mansioni dei dipendenti. Questi devono ora garantire il rispetto delle norme in aggiunta alle loro mansioni abituali e potrebbero quindi essere meno vigili;
- Le mascherine rendono malintenzionati meno riconoscibili e questo potrebbe indurli ad agire con meno timore all’interno dei negozi. Personale stressato, spazi poco controllabili e scarse possibilità di riconoscimento creano le condizioni perfette per il furto della merce. Come proteggersi quindi in questo caso?
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SISTEMI DI SICUREZZA INNOVATIVI PER NEGOZI
Molti commercianti e imprenditori scelgono di proteggere la propria attività commerciale con allarmi per negozi o sistemi di allarme per aziende. Oggi più che mai dotarsi di sistemi di sicurezza adeguati è indispensabile.
L’antifurto per negozi preferito dai negozianti è quello connesso ad un Istituto di Vigilanza o Centrale Operativa. Infatti, il vantaggio della connessione ad una Centrale Operativa è la garanzia di intervento immediato in ogni caso di pericolo, come furto, rapina, incendio, emergenza medica, ecc.
Non solo, i migliori allarmi, come l’antifurto Verisure, oltre ai pulsanti SOS antirapina aggiungono anche il nebbiogeno o fumogeno al proprio kit. Ad esempio, il fumogeno Verisure si chiama ZeroVision, è un piccolo dispositivo capace di agire direttamente in negozio nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi in loco. Grazie al suo fumo denso e atossico mette in fuga i ladri immediatamente e non si deposita sulle superfici né sporca la merce.
SICUREZZA SUL LAVORO NEGOZIO ABBIGLIAMENTO: LA VIDEOSORVEGLIANZA
Per proteggere al meglio gli angoli bui del proprio negozio, è fondamentale completare i sistemi di allarme per negozi con le videocamere di videosorveglianza.
Le videocamere Verisure, ad esempio, sono connesse all’App del cliente che può visionare, in ogni momento e ovunque si trovi, cosa accade nel proprio negozio.
Ma non solo. Poiché l’allarme Verisure è connesso H24 alla Centrale Operativa Verisure, in caso di scatto di allarme le Guardie Giurate Verisure visionare video dell’evento. Verificano così in full HD l’accaduto e intervengono nel modo più adeguato in ogni situazione.
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