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Tutto ha una storia, perfino l’antifurto, e i sistemi di sicurezza in generale. Sin dalla preistoria la sicurezza della persona e della “casa” erano fondamentali. Pensiamo alle recinzioni e alle successive strutture fortificate per evitare intrusioni esterne. Esistevano, inoltre, persone addette alla sorveglianza del villaggio che, nel momento in cui vedevano avvicinarsi il nemico o il pericolo, lanciavano l’allarme. Anche l’uso degli animali da guardia era considerata un’ottima protezione. Tuttavia, dobbiamo aspettare la fine dell’Ottocento per vedere il primo rudimentale allarme casa.
Sommario
La nascita del primo antifurto automatico della storia
Alla fine dell’Ottocento Pope aveva brevettato un sistema molto semplice ma efficace: un circuito collegato a porte e finestre che, aprendosi, facevano scattare un improvviso flusso di corrente che azionava un martello. Questo utensile colpiva un campanello in ottone che segnalava il pericolo: una vera e propria sirena di avvertimento. In seguito Edwin Holmes fondò la prima vera società di allarmi elettrici: la Homes Elettric Protection con il suo telegrafo antifurto. Acquistò una stazione centrale dove faceva converge i cavi telegrafici collegati all’allarme. Molti negozi famosi come Tiffany divennero sui clienti. Dopo il telegrafo si iniziarono ad utilizzare le linee telefoniche di New York.
Le centrali di emergenza per la sicurezza della casa
Insieme alla parte tecnologia c’era la necessità di una risposta alle richieste di aiuto. L’inventore delle prime centrali di emergenza fu Calahan. L’idea prese spunto da un episodio della sua vita: il capo di Calahan subì un furto e lui cercò una soluzione per proteggere il suo responsabile da successivi pericoli. Cercò di proteggere 50 case nei dintorni di quella del suo capo installando una serie di scatole di emergenza collegate ad alcuni campanelli. La sua idea non si fermò ad un quartiere perché capì che l’esigenza era quella di proteggere un’intera città: le scatole non dovevano servire semplicemente ad emettere un suono ma era necessario rispondere alle emergenze.
Tutti i distretti di New York si collegarono ad una centrale di emergenza utilizzando le colonnine di soccorso. In questo modo, appena c’era una richiesta di aiuto venivanoinviati dei fattorini e tutto era alimentato dalla rete elettrica della stazione centrale. Il passaggio successivo fu collegare i vigili del fuoco e la polizia. Questo diventò lo standard di sicurezza per proteggere le case.
Allarme casa wireless: la rivoluzione del XX secolo
Negli anni 70 ormai l’evoluzione tecnologica procedeva incessantemente. Nacquero i primi combinatori telefonici collegati alla Polizia ma il vero cambiamento ci fu con la commercializzazione dei primi antifurti senza fili: significava più sicurezza e praticità. Con l’antifurto wireless è stato infatti possibile eliminare i cavi elettrici e quindi facilitare un’installazione senza opere murarie. Inoltre, oggi si utilizzano le doppie e triple frequenze radio per trasmettere i segnali e non si corre il rischio di disattivare il sistema di allarme tagliando semplicemente i cavi.
il primo Sistema di antifurto collegato ad una Centrale Operativa della storia
Alla fine degli anni 80 viene fondata Securitas direct, che poi si trasformerà in Verisure, pioniera nella protezione di casa e piccole aziende. Nel 1993 questa azienda, per la prima volta nella storia, affianca ad un sistema di antifurto un servizio di sicurezza interno. Nasce la prima Centrale Operativa presidiata da Guardie Giurate. Questo significa che ogni segnale di allarme arriva direttamente a professionisti in grado di rispondere immediatamente a tutte le emergenze. Gli anni successivi Securitas introduce sul mercato il primo sistema di allarme wireless con funzione SOS e viene attivato il servizio di intervento delle Guardie Giurate. Nel 2005 viene introdotta la verifica per immagini degli scatti d’allarme da parte della Centrale Operativa. Nel 2007, per concludere, la Centrale Operativa Verisure è la più grande d’Europa.
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