Telecamere finte: servono davvero? Sono un efficace deterrente?

Negli ultimi tempi sono sempre di più le persone che scelgono di utilizzare delle telecamere finte per migliorare la sicurezza della propria casa o della propria attività commerciale.

Il motivo di questa scelta, il più delle volte, è economico: per molti, infatti rappresentano un modo molto pratico per dissuadere i malintenzionati senza dover affrontare i costi di un sistema di videosorveglianza reale.

Sono facili da installare e costano poco.

Ma funzionano veramente? Sono in grado di scoraggiare potenziali intrusi?

In questo articolo esploreremo il mondo delle telecamere finte, analizzandone sia l’efficacia che tutti i loro pro e contro.

Cosa si intende per telecamera finta?

Le telecamere finte sono dispositivi che assomigliano esteticamente a delle videocamere di sorveglianza reali, ma in realtà non registrano video né rilevano movimenti.

In poche parole, non hanno nessun dispositivo al loro interno, ma sono solamente oggetti che dal punto di vista estetico somigliano a delle videocamere di sorveglianza reali.

Talvolta chiamate anche dummy, le telecamere finte presentano generalmente i seguenti dettagli estetici che le rendono simili a delle telecamere reali:

• Luci LED lampeggianti: per simulare un segnale di funzionamento
• Cupole orientabili: per dare l’impressione che siano in grado di coprire diverse aree
• Cavi a vista: spesso completamente inutili
• Materiali realistici: alcuni modelli sono realizzati in metallo o plastica di alta qualità per rendere più difficile distinguerle da quelle reali.

Questi dispositivi possono essere installati sia all’interno che all’esterno delle abitazioni e a volte sono motorizzati per simulare ancora meglio il funzionamento delle vere videocamere di sorveglianza.

Telecamere finte: sono davvero un deterrente?

La motivazione principale per la quale le persone scelgono di installare delle telecamere finte è la convinzione che queste possano dissuadere i malintenzionati.

La logica alla base di questa scelta, infatti, è molto semplice: un potenziale intruso, vedendo una telecamera, potrebbe decidere di non violare quella proprietà per paura di essere riconosciuto.

Eppure, l’efficacia di questo (seppur potente) deterrente dipende da diversi fattori:

1. Il realismo del design

Per non essere riconosciuto come un dispositivo esca, la telecamera finta deve essere il più realistica possibile. Specialmente se il potenziale intruso è molto esperto in furti o atti di vandalismo. 

Scoprire infatti che i proprietari di un immobile hanno sfruttato telecamere fittizie per la sorveglianza della propria abitazione potrebbe anche suscitare una reazione nell’intruso.

Oggi purtroppo, i modelli più economici tendono a essere facilmente riconoscibili come falsi, quindi una telecamera finta realizzata in maniera scadente potrebbe risultare inefficace nel lungo termine.

2. Posizionamento 

Anche il punto dove la telecamera finta viene installata può fare la differenza. Posizionarla in zone ben visibili, come l’ingresso principale o vicino alle finestre, potrebbe scoraggiare eventuali intrusioni.

Ma è bene ricordarsi che un malintenzionato più esperto potrebbe notare in poco tempo l’assenza di altri elementi di sicurezza, come sensori di movimento o sirene.

3. Comportamento dei malintenzionati

Non è mai sicuro al 100% che una telecamera di sorveglianza blocchi l’accesso a dei potenziali intrusi. Figurarsi una telecamera finta!
Alcuni malintenzionati potrebbero semplicemente passare oltre, mentre altri potrebbero riconoscerla come un falso.

I limiti delle telecamere finte

Se ci si affida esclusivamente a delle telecamere finte per la sicurezza della propria casa o del proprio negozio si deve essere consapevoli dell’esistenza di rischi e di diversi svantaggi.

Ecco alcune limitazioni da tenere in considerazione:

1. Mancanza di funzionalità reali

La più ovvia limitazione è l’impossibilità di registrare immagini o di inviare notifiche in caso di movimenti sospetti. Il che le rende completamente inutili in caso di furto o atto vandalico.

2. Rischio di essere smascherate

Un ladro con esperienza è in grado di riconoscere una telecamera finta semplicemente controllando i cavi di alimentazione, le luci LED e il materiale di cui è composta la telecamera.

3. Falsa sensazione di sicurezza

Un altro limite importante di cui tener conto riguarda la sensazione di sentirsi protetti da parte dei proprietari che in questo modo non implementano misure di sicurezza aggiuntive. Questa falsa sicurezza potrebbe rivelarsi dannosa, soprattutto in caso di intrusioni.

4. Non scoraggiano tutti i malintenzionati

Come già accennato in precedenza, alcuni malintenzionati potrebbero ignorare del tutto la presenza di telecamere, vere o finte che siano.
Affidarsi esclusivamente a dei dispositivi dummy, quindi, non garantisce una protezione sufficiente.

Quando e come utilizzare le telecamere finte

Se integrate con sistemi di sicurezza più strutturati, le telecamere finte possono rivelarsi molto utili nonostante i loro grandi limiti.

Ecco i contesti dove le telecamere finte possono rivelarsi utili:

1. Se integrate a un sistema reale

Le telecamere finte possono essere utilizzate per rafforzare visivamente la presenza di un sistema di sicurezza reale.

Ad esempio, posizionando telecamere dummy in punti strategici, è possibile ampliare la copertura percepita della sorveglianza, scoraggiando dei ladri improvvisati.

2. Per proprietà a basso rischio

In ambienti a basso rischio, come case di villeggiatura utilizzate poche volte l’anno o piccoli uffici, le telecamere finte possono fornire un livello minimo di deterrenza.

3. Per ridurre i costi iniziali

Chi non ha ancora la possibilità di investire in un sistema di sicurezza completo potrebbe considerare le telecamere finte come una soluzione temporanea. Ma è sempre molto importante prevedere un upgrade a dei dispositivi reali nel medio termine.

Alternative e integrazioni per una sicurezza completa

È inutile girarci attorno: se si vuole una protezione efficace, le telecamere finte non possono essere mai l’unica soluzione.

Ci sono troppe variabili che entrano in gioco e che potrebbero rivelare la vera identità delle telecamere finte.

Vediamo allora alcune alternative e integrazioni per migliorare la sicurezza:

• Telecamere reali con sistemi integrati: dotate di rilevamento del movimento, notifiche in tempo reale e registrazione video.
• Sensori di movimento: utili per rilevare la presenza di intrusi e attivare allarmi o luci.
• Allarmi collegati a una centrale operativa: come quelli offerti da Verisure e in grado di garantire degli interventi immediati.
• Illuminazione esterna automatica: luci che si accendono al rilevamento del movimento possono rafforzare la sicurezza percepita e reale.

Conclusione

Le telecamere finte rappresentano una soluzione economica e apparentemente pratica per migliorare la sicurezza percepita di una proprietà.

Ma bisogna sempre ricordare che i loro limiti e la possibilità di essere facilmente riconosciute ne riducono l’efficacia come deterrente.

L’unico modo per garantire una sicurezza completa, è quello di integrare questi dispositivi a delle misure reali, come degli impianti di videosorveglianza collegati a una Centrale Operativa. Solo in questo modo è possibile creare un sistema di protezione affidabile e in grado di prevenire intrusioni e proteggere le persone e le proprietà.

Se stai considerando l’installazione di un sistema di sicurezza, affidati a Verisure e alla sua offerta di soluzioni avanzate che garantiscono tranquillità e protezione in ogni situazione.