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Il copione della truffe agli anziani è sempre lo stesso. I ladri bussano alla porta travestiti da falsi dipendenti, tecnici o con le scuse più disparate ed entrano in casa di persone anziane per derubarle, talvolta anche con ingenti danni economici.
Qualche esempio? Dei ladri hanno derubato un’anziana fingendosi amici della figlia con l’unico obiettivo di entrare in casa. In un altro caso un ladro si è finto tecnico dell’acquedotto e ha rubato in casa di una coppia di anziani stordendoli con il gas.
Gli anziani, oltre al danno economico, al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio personale, subiscono anche il senso di colpa di essere stati vittima di un raggiro.
Per questa ragione è importante individuare quali sono le tecniche utilizzate dai ladri, e imparare a difendersi dalle truffe. E questo è possibile con strumenti quali l’allarme per anziani e il salvavita con tasto SOS.
Sommario
Truffe anziani: gli esempi più comuni
I ladri scelgono i più disparati travestimenti ed escogitano inganni di ogni genere per raggirare le vittime.
Ecco alcune delle truffe più utilizzate:
La truffa del “pacco”
In questo caso, i ladri mettono in scena un duplice personaggio: in un primo momento, chiamano la propria vittima, di solito un anziano genitore; poi lo avvertono che stanno per consegnare un pacco per conto del figlio o del nipote della vittima; e infine chiedono di preparare la somma da pagare che si aggira sui 2-3 mila euro.
Successivamente, bussano alla porta in veste di corriere, consegnano il pacco e l’anziano paga l’ingente somma ignaro di essere appena stata truffato. È successo ben 86 volte nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, ripetendosi poi tra Foggia e Chieti.
Una tecnica apparentemente banale ma che fa leva sull’onestà, sulla bontà e sul desiderio di un genitore di aiutare il proprio figlio o nipote.
Falsi dipendenti Inps, Enel, Telecom
Nessuna telefonata di avviso questa volta. I ladri arrivano direttamente alla porta degli anziani.
Suonano il campanello e si presentano come dipendenti di ogni genere dell’Enel, Inps, Telecom e chiedono di fare controlli. Gli anziani li fanno entrare e vengono derubati anche con la forza.
Truffa del congelatore
Tecnici del gas o dell’acqua travestiti ad hoc, millantano un grave problema da risolvere urgentemente. Gli anziani, preoccupati e ignari del pericolo, li accolgono in casa. È in questo momento che il ladro colpisce, quando le vittime sono in uno stato emotivo di ansia e preoccupazione che solo i presunti tecnici possono risolvere.
I truffatori invitano le vittime a proteggere i loro preziosi averi dalle pericolose fughe di gas o da qualsiasi altra minaccia, collocandoli al sicuro in un sacchetto dentro al congelatore.
A quel punto il ladro distrae le anziane vittime per intascare la refurtiva. I ladri recuperano il sacchetto con gli averi e si dileguano velocemente, rassicurando le vittime di aver risolto il problema tecnico
Truffa dell’incidente
Forse una delle messe in scena più utilizzate, questa truffa inizia con una chiamata da un finto Carabiniere che informa la sventurata vittima di un incidente accaduto al figlio.
Il copione prosegue con la richiesta di denaro per garantire cure mediche o assistenza legale al figlio e con la promessa che un “avvocato” (o un’altra figura simile) passerà a breve a ritirare i soldi. L’anziano, preso dal panico per la sorte del suo caro, consegna i soldi, convinto anche dall’apparente aspetto raccomandabile della persona che si presenta alla sua porta.
Con l’arrivo della pandemia, sono state messe a punto truffe a tema Coronavirus, simili a quella dell’incidente. I delinquenti si spacciano per personale sanitario e chiedono soldi per curare i figli o nipoti delle vittime, a loro detta ricoverati in ospedale affetti da Covid-19.
Truffa dell’amico
I modus operandi dei ladri possono essere diversi ma il fulcro è lo stesso: i truffatori si fingono amici o conoscenti dei figli o dei nipoti delle vittime e sostengono che questi gli debbano dei soldi. Convincono quindi gli anziani a dare loro del denaro per ripagare il debito. In questo caso i malcapitati sono spinti a pagare dalla preoccupazione per i loro cari.
Altro caso simile è quello in cui il ladro si finge amico di famiglia o amico dei parenti della vittima. Per telefono o per strada, il truffatore cerca di impietosire l’anziano raccontandogli le sue correnti difficoltà economiche. Fiumi di parole e di disgrazie che confondono e commuovono la vittima fino a che non concede del denaro al presunto amico.
Truffa agli anziani al telefono
I soggetti di queste truffe non sono solo anziani, ma indubbiamente le persone di questa fascia di età hanno più probabilità di cascarci a causa della poca dimestichezza con la tecnologia.
Oltre a quelle che abbiamo già visto, come il falso Carabiniere o medico che chiede soldi per aiutare un parente, ci sono altri casi di truffa telefonica. Un esempio è la chiamata che annuncia una vincita in denaro.
In altri casi i malviventi non si devono inventare storie: gli basta chiamare e poi chiudere la comunicazione quando la persona risponde. A questo punto alla vittima verrà naturale richiamare il numero e lì scatterà un addebito sul conto del telefono.
Altri esempi di truffe vengono raccontati direttamente in questo articolo della Polizia di Stato.
Come prevenire e riconoscere le truffe agli anziani
L’attenzione e la prudenza non sono mai poche in questi casi. È importante quindi adottare sempre qualche accorgimento di sicurezza. Ad esempio:
- È meglio diffidare di chi suona alla nostra porta presentandosi come un tecnico, chiedendo insistentemente di entrare senza aver preso alcun appuntamento.
- È importante sapere che enti come Inps, Inail e Asl non hanno personale che faccia visite a domicilio, quindi non bisogna aprire la porta a chi si presenta come ispettore per accertamenti sul ticket sanitario, controllo documenti o annuncio di rimborsi.
- Le aziende di servizi come gas, acqua e telefono, invece, non arrivano mai senza prima annunciarlo telefonicamente, specificando all’utente l’ora e il giorno della visita e le ragioni dell’intervento.
- Ricordare che l’abito non fa il monaco: spesso i truffatori si presentano come persone perbene, vestite in modo curato ed elegante, oppure indossando una divisa. Attenzione a non farsi convincere dall’aspetto rassicurante: i ladri possono avere qualsiasi età, aspetto fisico, nazionalità e genere!
Per un elenco completo delle precauzioni da prendere contro le truffe vi rimandiamo al sito dei Carabinieri, dove troverete anche altri esempi di truffe molto usate.
Come difendersi dalle truffe agli anziani
Ma cosa fare quando la prudenza non basta? Quando l’inganno è così ben progettato, i ladri sono attori talmente impeccabili da rendere impossibile il riconoscimento della truffa sulla porta di casa?
Per assicurarci un’adeguata protezione, la soluzione più opportuna sarebbe disporre di un sistema di allarme per anziani dotato di cartelli dissuasori esterni e pulsante SOS portatile.
- I cartelli dissuasori vengono solitamente posizionati all’esterno di un’abitazione per segnalare non solo la presenza di un sistema di allarme all’interno dell’abitazione, ma anche la tipologia di sistema, come nel caso di un impianto di videosorveglianza o di un impianto collegato alla Centrale Operativa. Sapendo di poter essere riconosciuti e incastrati, i truffatori cambieranno obiettivo.
- Un pulsante SOS portatile è un vero e proprio salvavita per gli anziani o per chiunque si ritrovi messo alle strette dai ladri: indossato come ciondolo o tenuto sempre in tasca quando si è in casa, offre il vantaggio di richiedere un immediato intervento. Il pulsante portatile può essere facilmente nascosto agli intrusi ed essere sempre raggiungibile. Quando viene inviato un segnale SOS, se il sistema di allarme è collegato ad una Centrale Operativa, le Guardie Giurate avvisano immediatamente le Forze dell’Ordine.
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